Guida – Premessa
In caso di decesso di un soggetto con in essere un rapporto di lavoro dipendente è prevista la liquidazione delle competenze maturate dal de cuius a favore degli eredi.
Difatti il datore di lavoro è tenuto ad effettuare una serie di adempimenti di natura amministrativa e fiscale che partono dalla comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego e finiscono con l’emissione e il versamento di quanto dovuto agli aventi diritto del lavoratore deceduto.
È utile ricordare che tutte le competenze di spettanza, correnti e maturate non ancora corrisposte, costituiscono retribuzione pensionabile in capo al de cuius e pertanto devono essere assoggettate a contribuzione, mentre le stesse devono essere corrisposte agli eredi essere tassate applicando l’aliquota minima.
Il trattamento di fine rapporto e l’indennità sostitutiva del preavviso, che va sempre erogata in caso di decesso, vanno sempre indicate sul cedolino del de cuius e tassate in capo allo stesso, mentre, ovviamente il netto andrà accreditato agli eredi secondo le percentuali di spettanza.
Infine, bisogna trasferire tutte le imposte a credito e/o a debito, eccetto quella calcolata sul TFR in quanto lo stesso è stato trasferito già al netto di imposte, agli eredi compensandoli al netto con le somme erogate.
Di seguito vengono descritte le modalità operative per il corretto trattamento fiscale, previdenziale e amministrativo delle somme corrisposte in caso di decesso del lavoratore, sia per quanto riguarda il cedolino del lavoratore sia per quanto riguarda il cedolino e/o i cedolini degli eredi se più di uno.
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