Come noto, il Decreto Legge n. 176 del 18/11/2022 (cd. Decreto Aiuti-Quater), contiene l’aumento del limite di non concorrenza alla formazione del reddito imponibile dei fringe benefit, per l’anno 2022, a 3.000,00 euro.

Ebbene, in virtù di quanto sopra, con la mensilità di dicembre, nel caso in cui siano stati erogati durante l’anno fringe benefit per somme maggiori di 600,00 già in deroga solo per l’anno 2022 rispetto al valore tradizionale di 258,53 e quindi portati a tassazione, per esempio le autovetture che rappresentano il caso più comune, i datori possono procedere al recupero dell’avvenuta tassazione.

Per quanto riguarda il fisco, la procedura è semplice, è sufficiente abbattere l’imponibile fiscale e la procedura in fase di conguaglio provvederà a ricalcolare le imposte in modo corretto.

Per quanto riguarda l’imponibile INPS, la procedura corretta è quella di inviare gli UniEmens rettificativi dei periodi interessati ricalcolando contributi ed eventuali sgravi; tuttavia, in considerazione dei forti disagi dovuti al ricalcolo degli UniEmens basta ricordare che i contributi nel settore commercio sono stati variati e conguagliati a luglio oltre alle variazioni intervenute sulla decontribuzione con recuperi ecc., in un’intervista il Direttore Generale Vicario dell’INPS Antonio Pone, ha rassicurato le aziende che per quanto riguarda la parte previdenziale saranno comunicate con una prossima circolare le istruzioni per procedere ad un recupero semplificato nella mensilità di gennaio o di febbraio 2023.

Alla luce di quanto sopra forniamo le istruzioni per il recupero della parte fiscale dei fringe benefit.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti procedere come di seguito:

• Individuare gli importi erogati al dipendente
• Indicare sul cedolino la voce 9318 (REC. IMP.FIS. FRINGE BENF.) indicando l’imponibile fiscale da recuperare per il periodo gennaio/novembre 2022
• Indicare la voce 9317 (F. BENEFIT DL 115/2022 SER) indicando l’intero importo del bene ovvero per ritornare all’esempio dell’autovettura l’intero valore annuo calcolato secondo le tariffe ACI, che solo per mera precisazione deve sempre essere inferiore o uguale al tetto massimo dei 3.000,00 comprensivo di eventuali altri ulteriori benefit

Per quanto riguarda i collaboratori procedere per analogia come per i dipendenti utilizzando le seguenti voci: