L’INPS, con circolare n. 57 del 18/04/2024, in riferimento all’articolo 1, comma 179, della legge 30/12/2023, n. 213, ha modificato il comma 1 dell’articolo 34 del D.lgs. 26/03/2001, n. 151, recante “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, disponendo l’elevazione, dal 30% al 60% della retribuzione, dell’indennità di congedo parentale per un’ulteriore mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio (o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età). Per il solo anno 2024 l’elevazione dell’indennità di congedo parentale per l’ulteriore mese è pari all’80% della retribuzione (invece del 60%).

Voci utilizzate per la gestione:

L’utente interessato al recupero di eventuali periodi pregressi deve operare nel seguente modo:

• Accedere al cedolino del dipendente (D01)
• Indicare la voce 9762 indicando i giorni da recuperare o la voce 9760 indicando le ore da recuperare
• Indicare il periodo di riferimento (da gennaio a marzo 2024)
• Indicare o selezionare il codice fiscale del bambino
• Contemporaneamente provvedere alla restituzione del congedo erogato all’epoca (30%) inserendo la voce 9751 per i congedi parentali erogati in giorni e 9753 per quelli erogati in ore
• Indicare il periodo di riferimento (da gennaio a marzo 2024)

P.S.: Per la restituzione non è richiesto il codice fiscale del bambino.

Si informa che l’utilizzo di dette causali prima della mensilità di aprile 2024, (maggio per gli utenti che utilizzano il calendario sfasato) procurerà un blocco del flusso UniEmens.